L'elettrolisi è una reazione di decomposizione forzata dal passaggio di energia elettrica.
In questa pagina descriveremo come effettuare l'elettrolisi dello ioduro di zinco.
Nel PS_11, abbiamo prodotto questo composto dalla reazione tra iodio e zinco e successiva evaporazione dell'acqua dalla soluzione. In dettaglio, abbiamo unito in una provetta circa 2 grammi (pesati) di zinco in limatura, circa 10 mL di acqua e circa 2 g di iodio (pesati), quindi abbiamo tappato e agitato per diversi minuti fino a completamento della reazione, evidenziato dalla scomparsa completa o quasi del colore giallo. Alla fine restava un eccesso di zinco, facilmente separabile, asciugabile e pesabile, e la soluzione di ioduro di zinco che abbiamo evaporato fino a secchezza, separando così il sale ioduro di zinco, anch'esso pesato per confermare che nella sua massa fossero confluiti sia lo iodio che lo zinco trasformato.
Lo ioduro di zinco è un solido biancastro e deliquescente (che assorbe l'umidità dall'aria sciogliendosi in essa) facilmente solubile in acqua, avente formula ZnI2.
Abbiamo dedotto la formula dal fatto che un atomo di iodio pesa quasi il doppio di uno di zinco (126,9 a 65,4), mentre abbiamo trovato che la massa di iodio che si è combinata con lo zinco è quasi quadrupla, per cui devono esserci due atomi di iodio per ogni atomo di zinco.
Lo slideshow seguente mostra come sia possibile rigenerare le sostanze elementari da cui eravamo partiti.
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Il fatto che lo iodio (color "betadine") si formi al polo positivo e lo zinco a quello negativo sono da collegare al fatto che tali elementi sono contenuti nel composto sotto forma di anioni I¯ (ioduro) e Zn2+.
Lo ione zinco deve avere una carica doppia per poter neutralizzare la carica negativa di due ioni ioduro:
Zn2+(I¯)2.
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